L’editoria del terzo millennio miete una vittima: suicida tipografo nel centro stampa in procinto di chiudere

Un lavoratore, un uomo di 49 anni, dell'isontino, si è ucciso la notte scorsa nel Centro Stampa Savogna (Gorizia) dove lavorava e dove vengono confezionati, ma ancora per poco, alcuni quotidiani del gruppo Gedi - Messaggero Veneto e Il Piccolo - distribuiti in Friuli Venezia Giulia. L'addetto è stato trovato intorno alle 3 di notte dai colleghi che lo cercavano perché non lo vedevano più al proprio posto di lavoro. I carabinieri del comando provinciale, che sono intervenuti sul posto, hanno escluso responsabilità di terzi nell'accaduto. L'uomo era sposato e padre di un figlio di 12 anni. Secondo quanto si è appreso, avrebbe lasciato un biglietto per chiedere scusa proprio ai congiunti. La scelta simbolica del luogo rende chiara la natura del gesto, L'impianto di produzione tipografica dove lavorava dovrebbe a breve trasferire l'attività in Veneto e per alcuni lavoratori si è aperto lo spettro della mancanza di lavoro o del trasferimento coatto .
Così oggi la maggior parte dei quotidiani del Gruppo Gedi domenica non saranno in edicola. La protesta partita dal Fvg si è infatti diffusa a macchia d'olio. La Federazione nazionale della stampa italiana – il sindacato unico dei giornalisti – e l’Assostampa regionale del fvg hanno subito dichiarato puntando il dito contro la proprietà: “Non possiamo non ricordare che il tragico gesto giunge all’indomani dell’annuncio del gruppo Gedi di trasferire la stampa dei due giornali (Il Piccolo e Messaggero Veneto, ndr) e le maestranze nella tipografia di Padova”. Anche le segreterie del Friuli Venezia Giulia di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, hanno proclamato “lo sciopero del Centro stampa di Gorizia fino alle ore 12 di domani 17 giugno” comunicando che: “È stato annullato l’incontro sindacale inerente la ristrutturazione del Gruppo Gedi, previsto per lunedì”. Allo sciopero dei quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto hanno aderito anche molti altri quotidiani del gruppo, tra cui La Nuova Venezia, il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, Nuova Gazzetta di Modena, La Nuova Ferrara, la Gazzetta di Reggio Emilia e Il Tirreno. Fnsi e Assostampa Fvg invitano a “una riflessione su politiche aziendali che, ormai ovunque, spingono le aziende a trattare il bene informazione con criteri esclusivamente ragionieristici“. I due sindacati nazionale e regionale insistono sul fatto che venga “fatta passare in secondo piano la qualità del prodotto, il radicamento sul territorio e, purtroppo, anche la dignità del lavoro, sempre più ridotto a merce, e delle persone, ormai pedine da spostare senza criterio sullo scacchiere dei risparmi, degli accorpamenti e dei tagli indiscriminati” mentre, invece, “il rispetto per le persone, prima ancora che dei lavoratori, deve tornare a essere nell’Italia del 2018 una precondizione di relazioni industriali e sindacali spesso degradate, nel rispetto dei sacrosanti principi costituzionali”. “Alla famiglia e ai colleghi del lavoratore scomparso le condoglianze e la vicinanza commossa del sindacato unitario dei giornalisti italiani”, concludono. “L’Editore gruppo Gedi ha emesso una nota nella quale si dive “profondamente colpito e fortemente addolorato per quanto accaduto. Esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, alla quale assicurerà aiuto e vicinanza”.