Fuga da guerre e miseria, 100.000 nuovi arrivi in Yemen

Nonostante il conflitto e il rapido deterioramento delle condizioni umanitarie in Yemen, nel corso di quest'anno oltre 100.000 persone hanno finora rischiato la vita in mare per raggiungere il Paese partendo dal Corno d'Africa. Un dato che fa emergere il bisogno di fornire urgente sostegno nei Paesi di origine e di transito al fine di scoraggiare le persone ad affrontare questa traversata mortale.
Dagli ultimi dati forniti dall'UNHCR e dalle organizzazioni partner emerge che a metà novembre erano 105.971 le persone che hanno intrapreso questo pericoloso viaggio per lo più attraverso il Golfo di Aden, molte delle quali provenienti dall'Etiopia e della Somalia (rispettivamente 88.667 e 17.293). Sebbene negli ultimi due anni ci sia stato un inasprimento del conflitto e della situazione di sicurezza nel Paese, il dato degli arrivi di quest'anno è particolarmente significativo se confrontato con quello dell’anno precedente che ha visto arrivare in Yemen 92.446 persone, e con solo 25.898 persone arrivate nel 2006.
La maggior parte dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo provenienti dall'Etiopia e dalla Somalia partono dalle città costiere di Obock nel Gibuti e Bossaso nella regione del Puntland in Somalia, e attraversano il Mar Rosso o il Golfo di Aden. Molti di loro, che affrontano la traversata in mare, spesso sono ingannati o male informati sulla gravità del conflitto in Yemen o sperano di raggiungere gli Stati del Golfo, piuttosto che continuare a vivere in condizioni di povertà e insicurezza o subire persecuzioni nel proprio Paese.
L'UNHCR e altre agenzie umanitarie stanno continuando a mettere in guardia le persone contro il rischio di una traversta del Corno d'Africa, un viaggio in cui sarebbero esposte a rischi, per poi trovare, all'arrivo nel Paese, una situazione di conflitto, abusi e sfruttamento. L'UNHCR ha ricevuto segnalazioni di abusi fisici e sessuali, mancanza di cibo e acqua, sequestri di persona, estorsioni, torture e lavori forzati da parte di contrabbandieri e reti criminali, così come arresti arbitrari, detenzione e deportazione.
Il perdurare del conflitto e della situazione di insicurezza ha anche facilitato la proliferazione delle reti di trafficanti ed estorsori che prendono di mira i nuovi arrivati. Donne e bambini sono particolarmente esposti al rischio di diventare vittime di violenza sessuale e tratta. Finora, nel corso di quest'anno, i dati riportano di almeno 79 persone morte o disperse in mare durante la traversata verso lo Yemen.
Per i nuovi arrivati che richiedono protezione internazionale, l'accesso alla procedura di asilo in Yemen è limitato e le persone potrebbero non riuscire a presentare domanda o potrebbero non ottenere un riconoscimento ufficiale da parte delle autorità della loro presenza nel Paese.
Storicamente lo Yemen è un Paese di immigrazione e di transito dal Corno d'Africa verso la penisola Arabica e oltre. I flussi migratori misti comprendono rifugiati, richiedenti asilo, vittime di tratta e migranti che transitano nel Paese per continuare il loro viaggio verso gli Stati del Golfo o richiedere asilo in Yemen, nel tentativo di fuggire da persecuzioni e conflitti.
Alcune persone hanno anche riferito che la loro destinazione finale sarebbe l’Europa, partendo dallo Yemen e arrivando fino in Sudan, per poi proseguire il viaggio verso la Libia o l'Egitto e infine affrontare la traversata in mare verso l'Europa.
A venti mesi dall'inizio del conflitto, la situazione in Yemen rimane altamente instabile; tanto i nuovi arrivati quanto la popolazione del posto sono costantemente esposti a disagi, pericoli e morte. Il conflitto ha causato l’esodo di oltre 3,1 milioni di persone, 2,1 milioni delle quali restano sfollate all’interno del Paese. Oltre l'80 per cento della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria, una situazione che rende lo Yemen inadatto ad accogliere e ospitare nuovi rifugiati, migranti o persone in transito.
A fronte delle attuali condizioni, nel mese di dicembre, l'UNHCR intende lanciare una campagna di informazione regionale nei Paesi di origine e di transito, tra cui l'Etiopia e la Somalia, sui pericoli ed i rischi legati alla traversata e all'arrivo in Yemen.
L'UNHCR ha lanciato, inoltre, un appello affinché sia garantito con urgenza maggior sostegno regionale per far fronte ai flussi migratori dai Paesi di origine e adottare soluzioni per i rifugiati in Yemen. I finanziamenti per gli interventi attuati dall'UNHCR in Yemen e nel Corno d'Africa sono gravemente insufficienti. Nonostante bisogni umanitari ed esodi su larga scala, nel 2016 è stato finanziato solo il 44 per cento delle azioni di risposta dell'UNHCR alla situazione in Yemen e nei Paesi limitrofi, per un totale di 75 milioni di dollari.