COALIZIONE ANTI DAESH: A COPENAGHEN IL MEETING DEI MINISTRI DELLA DIFESA

Aggiornamento sull’operazione Inherent resolve - missione internazionale a guida statunitense per il contrasto a Daesh - alla quale le Forze armate italiane partecipano con compiti di addestramento; prossime fasi del contrasto al terrorismo. Questi i temi sul tavolo del quinto meeting dei Ministri della Difesa della Coalizione anti Daesh in formato ristretto, che si è svolto ieri a Copenhagen.
Alla riunione hanno partecipato, oltre al Ministro Roberta Pinotti per l’Italia, le delegazioni di Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Iraq, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito.
Ad introdurre i lavori, il Ministro della Difesa danese C. Hjort Frederiksen e il Segretario della Difesa statunitense, James Mattis. Nel corso della riunione è stato sottolineato come Daesh abbia perso terreno e sia in ritirata sia in Siria che in Iraq.
I Ministri si sono inoltre confrontati sulla sicurezza europea, sull’importanza della Nato e sull’organizzazione della prossima riunione ministeriale della Coalizione anti Daesh.
L’Italia – ricorda la Difesa - è stato tra i primi Paesi ad aderire alla coalizione internazionale per il contrasto a Daesh con la missione Prima Parthica che vede schierati tra Iraq e Kuwait circa 1400 militari appartenenti a tutte le Forze armate con compiti prevalentemente di addestramento delle forze di polizia locali.
L’addestramento delle Forze di Sicurezza curde (Peshmerga) ed irachene si svolge principalmente nelle sedi di Erbil (Kurdistan) e Baghdad (Iraq).
Tra i compiti del contingente italiano, il contributo con personale qualificato agli staff dei comandi della Coalizione; attività Air-to Air refueling a favore degli assetti aerei della Coalizione; ricognizione e sorveglianza con velivoli e aerei a pilotaggio remoto; addestramento delle Forze di Sicurezza curde ed irachene; garantire la cornice di sicurezza al personale della ditta incaricata dei lavori di risanamento della diga di Mosul.
Inoltre, a seguito di una specifica richiesta del Comando della Coalizione, l’Italia garantisce anche il servizio di recupero del personale (Personnel Recovery) civile e militare.