Cina: sospese importazione di beni dalla Corea del Nord

E' un segnale forte quello lanciato dal ministero del Commercio cinese che ha annunciato la sospensione delle importazioni di carbone, ferro, piombo e altri minerali, oltre a quelle di frutti di mare, dalla Corea del Nord. Fra l'altro la sospensione delle importazioni non sono solo atto simbolico dato che è proprio dalla Cina che l'economia di Pyongyang è dipendente. Le misure di fatto applicano le sanzioni approvate il 6 agosto dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu contro il programma di sviluppo missilistico di Pyongyang. Intanto, le autorità nordcoreane hanno convocato diversi ambasciatori considerati chiave a Pyongyang, e tutto questo nel clima di tensione massimo raggiunto nei rapporti con Washington e a pochi giorni dalle nuove sanzioni programmate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. Secondo i media locali sarebbero stati richiamati in Corea del Nord per una riunione di altissimo livello, l'ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite Ja Song-nam, l'ambasciatore in Cina Ji Jae-ryong e l'ambasciatore in Russia Kim Hyong-jun. Intanto il ministro della Difesa della Corea del Sud, Song Young-moo, è stato sentito dal comitato parlamentare alla Difesa ed ha affermato che è "estremamente bassa" la probabilità che la Corea del Nord possa mettere in pratica effettivamente la sua minaccia di far cadere missili nel mare di fronte all'isola di Guam, territorio Usa nel Pacifico che ospita basi militari. Le parole del ministro sono riportate dall'agenzia di stampa Yonhap. La Corea del Nord - secondo Song - ha la capacità tecnica di raggiungere l'isola, ma la possibilità che la minaccia si concretizzi è estremamente bassa e Pyongyang metterebbe in pratica l'azione solo in un caso estremo, ha detto il ministro Song. Insomma sarebbero tutte minacce a verbali ad uso propagandistico interno.