Centrali nucleari francesi vulnerabili, Greenpeace lo prova sparando un fuoco artificio da dentro la centrale di Cattenom

«Le centrali nucleari francesi non sono abbastanza protette rispetto ai rischi del terrorismo»: è l’avvertimento di Greenpeace, che in un rapporto rivelato in esclusiva dal quotidiano Le Parisien lancia il campanello d’allarme sulla minaccia attentati nei 19 impianti della Francia. Per dimostrarlo alle prime luci dell'alba di mercoledì scorso i militanti ambientalisti hanno dato vita ad un clamoroso atto dimostrativo, una protesta dei militanti ecologisti di Greenpeace che hanno scavalcato indisturbati la recinzione della centrale nucleare di Cattenom, in Mosella (est della Francia) a una cinquantina di chilometri da Metz e hanno poi sparato un razzo pirotecnico quando erano vicini alla vasca di raffreddamento del materiale nucleare per dimostrare la vulnerabilità della centrale ad attacchi esterni. La protesta è diretta infatti contro quella che un rapporto della stessa organizzazione, due giorni fa, ha definito l'estrema vulnerabilità delle centrali francesi ai terroristi negata dalle autorità francesi che hanno fatto una pessima figura. Ma quello che preoccupa è che effettivamente le lacune riscontrate negli impianti francesi sono allarmanti, anche perché, al’epoca della loro costruzione, l’attenzione venne rivolta al rischio incidenti nel reattore, ignorando la dimensione terroristica che oggi ha ovviamente una alta rilevanza. Nessun commento, almeno per ora, da parte del ministro responsabile del dossier, Nicolas Hulot, mentre EDF, il colosso transalpino responsabile del nucleare, ha elencato le misure di sicurezza già in vigore, ritenute però insufficienti da Greenpeace che dalla loro hanno adesso le immagini dei giochi pirotecnici e del loro striscione in bella mostra all'interno dell'impianto di Cattenom.