ALL’ITALIA I LUSTRINI DELL’UE MA IL POTERE E’ SOLO A BERLINO

E' esagerato fare i salti di gioia per l'elezione del giornalista romano euro-popolare Antonio Tajani a Presidente dell'Europarlamento a Strasburgo. E questo per due motivi: primo perché ha vinto un derby esclusivamente italiano ed è prevalso al ballottaggio sul capogruppo degli euro-socialisti Gianni Pittella del Pd. Secondo perché si è trattato di una 'staffetta' da tempo concordata, perciò i primi due anni della legislatura al socialista tedesco Martin Schulz e gli altri due a un euro-popolare.
L'Italia può comunque essere soddisfatta perché adesso il Ppe ha tre cariche importanti nell'Unione. Oltre a Tajani, il polacco Donald Tusk al Consiglio dei Governi e il lussemburghese Jean-Claude Juncker alla Commissione europea.
Tris di prestigio anche in 'casa nostra' e quindi possiamo metterci i 'lustrini'. Tajani al vertice dell'Europarlamento, Mario Draghi alla guida dell'influente Bce e Federica Mogherini responsabile della politica estera Ue. Però il potere nella Comunità è ben altra cosa: risiede tutto a Berlino e, come dice Trump, è monopolio dell'ufficio della Cancelliera Angela Merkel.
Vediamo comunque chi è Tajani, la novità: in origine monarchico, poi passato alla 'corte' di Berlusconi, 63 anni, laureato in giurisprudenza, ex ufficiale dell'Aeronautica militare. Tra i fondatori di Forza Italia, coordinatore del partito nel Lazio e portavoce del 'Cavaliere' nel primo Governo Berlusconi (1994-'95). Si candidò a sindaco di Roma nel 2001, ma fu sconfitto da Walter Veltroni.
Eletto nel Parlamento europeo nel 1994, fece il bis 5 anni dopo e il ter nel 2014, quando fu scelto quale vice-Presidente vicario del Parlamento europeo. Da ciò si evince che la recente elezione ha avuto un po' il senso della predestinazione.
Ma Tajani va ricordato sopratutto perché, nell'inverno del grande scontento tra Berlusconi, la Merkel e Sarkozy (ricordate i loro risolini alla conferenza stampa?) riuscì a tenere aperti i contatti e a essere l'unico ponte fra i moderati europei. Un'altra mediazione gli permise nel 1997-'98 di condurre Forza Italia nel Partito popolare europeo, ancorandolo alla tradizione cristiano-democratica.

AUGUSTO DELL’ANGELO
Augusto.dell@alice.it